Mancata pubblicazione delle zone carenti di continuità assistenziale: piena solidarietà dell’Ordine ai medici aventi diritto

Data:
1 Aprile 2005

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE INTERVIENE NELLA QUERELLE, CHE VEDE 54 MEDICI MESSINESI RICORRERE ALLE VIE LEGALI PER OTTENERE UNA LEGITTIMA ASPETTATIVA PREVISTA DALL’ACN.

L’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina è intervenuto in merito alla mancata pubblicazione nella GURS delle zone carenti di Continuità Assistenziale che, oltre a concretizzare una evidente inadempienza contrattuale, ha di fatto impedito ad un certo numero di medici, che già da tempo avrebbero dovuto essere titolari di incarico, di conseguire una loro legittima aspettativa professionale e di carriera, con conseguente grave danno agli stessi, sia in termini di decoro e di dignità professionale, che in termini economici.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine esprime piena solidarietà ai colleghi che, pur non avvezzi per cultura e formazione alle azioni legali ed al ricorso alla magistratura, hanno chiesto all’Assessorato Regionale alla Sanità, mediante formale atto di diffida, di avviare urgentemente le procedure per la pubblicazione delle zone carenti di Continuità Assistenziale e di attribuire i relativi incarichi, poiché le stesse si sarebbero dovute pubblicare entro il mese di ottobre 2004. Con lo stesso atto di diffida, è stato chiesto, altresì, di avviare anche la pubblicazione degli incarichi delle zone carenti di Continuità Assistenziale individuati al 1° marzo ed al 1° settembre degli anni 2002-2003-2004.

Il Consiglio Direttivo, nella seduta del 21 marzo u.s., ha concordato unanimemente sul fatto che la denunziata omissione frustra la legittima aspettativa e l’affidamento degli aventi diritto, oltre a concretizzare una evidente inadempienza contrattuale.

Dopo che una delegazione di medici era stata ricevuta presso la sede ordinistica dal Presidente Dott. Nunzio Romeo, lo stesso è intervenuto sulle questioni sollevate dal ricorso dei medici, affermando che l’Assessorato Regionale alla Sanità non può rinviare ancora una volta la pubblicazione delle zone carenti, in quanto le stesse scaturiscono da una specifica norma legislativa, che è l’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale – D.P.R. n. 270/2000 – il quale all’art. 49, comma 1, prevede che le Regioni, entro la fine dei mesi di Aprile e di Ottobre di ogni anno, sono tenute a pubblicare, in concomitanza con la pubblicazione degli ambiti territoriali carenti di Assistenza Primaria, gli incarichi vacanti di Continuità Assistenziale, individuati a seguito di formale determinazione delle Aziende, rispettivamente alla data del 1° marzo e del 1° settembre dell’anno in corso, nell’ambito delle singole Aziende.

La precisazione dei tempi e dei modi di attuazione delle procedure, costituiscono un segno chiaro ed inequivocabile della volontà del legislatore di escludere il verificarsi di possibili lungaggini, eventuali conflitti ed equivoci; né il divieto di attribuzione di nuovi incarichi previsto dall’art.3 del Decreto 12.08.2002 (modificato dal decreto 30.09.2002) può essere un alibi per l’amministrazione regionale, in quanto la citata normativa è da ritenersi strettamente temporale e relativa al solo anno 2002.

La situazione professionale ed economica di questi Colleghi, prosegue Romeo, è per loro insostenibile, per noi inaccettabile: non hanno status giuridico né professionale visto che sono considerati “sostituti”, non hanno garanzie certe né un riconoscimento economico stabile e duraturo, adeguato alla qualità e quantità di lavoro che svolgono garantendo significative quote di prestazioni sanitarie all’interno del territorio della nostra provincia, incidendo di conseguenza sulla qualità dell’assistenza erogata alla popolazione.

L’Ordine ha già assunto iniziative di sostegno alle legittime rivendicazioni di questi Colleghi e pertanto dichiara di essere al loro fianco, perché le questioni che pongono riguardano il profilo della dignità e del decoro dell’esercizio professionale.

Ultimo aggiornamento

1 Aprile 2005, 09:17