Richiesta ingannevole di iscrizione al “Registro Italiano dei Medici”

Data:
21 Aprile 2011

ATTENZIONE alla richiesta di adesione al “Registro Italiano dei Medici”

In questo periodo, come lo scorso anno, molti colleghi medici e odontoiatri stanno ricevendo una comunicazione via lettera o via mail da parte del cosiddetto “Registro Italiano dei Medici” con una richiesta che, ad una lettura non attenta, sembra una semplice richiesta di aggiornamento dati.

Tale comunicazione si configura invece come sviante iniziativa commerciale, priva di trasparenza e di rispondenza ai principi di cui alla Legge 206/2005.

Il tenore della comunicazione, infatti, sembra far credere ai medici destinatari, anche con l’uso di simboli propri della professione medica, che essi abbiano un obbligo giuridico di iscrizione all’ideato “Registro Italiano dei Medici”, equivocando altresì sulla possibilità di pubblicarvi informazioni aggiuntive mediante una scheda nella quale si cela un contratto commerciale di fornitura, scarsamente trasparente e molto oneroso.

Questa modalità di divulgazione dell’iniziativa ha già indotto il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini a diffidare il “Registro” di cui trattasi dal proseguire nell’iniziativa, evidenziando che la tenuta degli Albi professionali dei medici e degli odontoiatri nel territorio italiano è istituzionalmente affidata dal Dlgs CPS 13.09.1946 n.233 agli Ordini delle professioni sanitarie, riservandosi, altresì, a tutela dei propri iscritti di richiedere l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per le valutazioni ritenute utili sulla contestata iniziativa.

Pertanto, a prosecuzione della notizia messa in linea giovedì 13 maggio 2010 e della successiva pubblicata giovedì 20 maggio 2010 si ribadisce che non esiste nessun obbligo giuridico di iscrizione a tale registro ed anzi in tal senso è stata chiesta richiesta, da parte della FNOMCeO, una verifica alla competente autorità giudiziaria sulla eventuale configurabilità del reato di truffa ai sensi dell’art.640 c.p.

Invitiamo pertanto i nostri iscritti a disattendere a tali richieste e ad informare l’Ordine ogni qualvolta pervengano richieste di tale fattura in modo tale da poter notiziare la FNOMCeO ed intraprendere le ulteriori misure del caso.

Ai fini di un maggior approfondimento è possibile consultare integralmente le notizie già pubblicate in precedenza, cliccando sui link di riferimento sotto indicati.

Approfondimenti
  •  La notizia pubblicata on-line il 13.05.2010
  •  La notizia pubblicata on-line il 20.05.2010
  •  La comunicazione FNOMCeO n.40 del 07.05.2010
  •  La comunicazione FNOMCeO n.41 del 17.05.2010
  •  La comunicazione FNOMCeO n.55 del 01.07.2010
  • Ultimo aggiornamento

    21 Aprile 2011, 08:50