MINISTERO DELLA SALUTE – Linee guida per gestire e comunicare gli Eventi Avversi in sanità

Data:
30 Giugno 2011

Il documento contiene delle raccomandazioni alle strutture sanitarie che riguardano sia la gestione dell’evento avverso che la comunicazione aperta e trasparente, rispetto a quanto avvenuto, con i pazienti ed i loro familiari, nonché con i mass media e gli altri interlocutori esterni.

Definire un quadro di riferimento per lo sviluppo e l’aggiornamento delle politiche e dei processi operativi di una struttura sanitaria al verificarsi di un evento avverso.
Questo l’obiettivo delle “Linee guida per gestire e comunicare gli eventi avversi in sanità”, elaborate dal Ministero della Salute, in collaborazione con esperti di Regioni e Province autonome e di altre organizzazioni sanitarie nazionali e pubblicate nel mese di giugno 2011.

Il documento, realizzato in accordo con quanto previsto nel Disegno di legge sulle sperimentazioni cliniche, contiene delle raccomandazioni alle strutture sanitarie che riguardano sia la gestione dell’evento avverso che la comunicazione aperta e trasparente, rispetto a quanto avvenuto, con i pazienti ed i loro familiari, nonché con i mass media e gli altri interlocutori esterni.
In particolare, le Linee guida individuano due fasi principali rispetto alle quali predisporre le procedure per la gestione dell’evento avverso:

Fase 1: Analisi dell’evento con le seguenti azioni prioritarie:

1. Segnalazione dell’evento;
2. Identificazione dei fattori causali e/o contribuenti;
3. Azioni di miglioramento e valutazione.

Fase 2 : Azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro, con le seguenti azioni prioritarie:

1. Esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con i familiari;
2. Attivare le azioni di sostegno agli operatori;
3. Attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera, completa, seria ed esaustiva;
4. Favorire la definizione stragiudiziale.

Ciascuna delle azioni previste nelle due fasi viene declinata in raccomandazioni basate su evidenze di letteratura, che saranno oggetto di periodica verifica di aderenza a standard raccomandati. L’approccio proposto, sviluppato per il livello ospedaliero, può essere utilizzato con opportuni adattamenti nei livelli di cura extra-ospedaliera.

Le Regioni e le P.A., nonché le strutture sanitarie di riferimento, definiranno, sulla base delle presenti linee guida, le proprie procedure operative, adattate, modificate e rese conformi allo specifico contesto regionale, in considerazione delle necessità di allineamento con i diversi approcci seguiti, in particolare da un punto di vista assicurativo e di valutazione dei rischi.

Le Linee guida sono oggetto di un Forum che le sottopone ad una consultazione aperta, favorendo il confronto tra operatori sanitari, pazienti, cittadini e tutti coloro che, in vario modo, sono interessati alla problematica.

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  • Ultimo aggiornamento

    30 Giugno 2011, 09:09