Dipendenti della Banca d’Italia: i certificati di malattia sono ancora cartacei
Data:
22 Dicembre 2011
La FNOMCeO trasmette una nota della Banca d’Italia in base alla quale i certificati di malattia per i propri dipendenti sono esonerati dall’invio telematico.
Si ritiene opportuno segnalare l’invio di una nota da parte della Banca d’Italia inerente alle certificazioni mediche relative ad assenze per malattia del proprio personale. Con tale nota la Banca d’Italia ha segnalato alla FNOMCeO che dopo l’introduzione dell’obbligo dell’invio telematico delle certificazione medica all’INPS vi sarebbero numerosi casi di medici di Famiglia che si rifiutano di rilasciare certificati cartacei tradizionali ai dipendenti della Banca d’Italia.
A tal proposito la Banca d’Italia fa rilevare che dal campo di applicazione della disposizione che prevede che, in tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica è inviata per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia all’Istituto nazionale della previdenza sociale, è escluso il personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del D.Lgs. 165/01 (magistrati, avvocati dello Stato, professori universitari, personale appartenente alle forze armate e alle forze di polizia, corpo nazionale dei vigili del fuoco, personale delle carriere diplomatiche e prefettizie e le altre categorie che ai sensi del citato art. 3 sono disciplinate dai propri ordinamenti tra le quali rientra anche la Banca d’Italia).
Pertanto, ai sensi della normativa vigente sopraccitata, al personale appartenente alla Banca d’Italia deve essere rilasciato esclusivamente il certificato medico in forma cartacea. I medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale nel caso di specie, quindi, non debbono inviare il certificato per via telematica.
Pertanto, al fine di dare ampia diffusione alla notizia, è possibile visualizzare integralmente la nota della Banca d’Italia, cliccando l’icona sottoriportata.
Ultimo aggiornamento
22 Dicembre 2011, 16:11