Mancata immissione in ruolo presso le Aziende USL siciliane dei medici addetti alla Medicina dei Servizi: piena solidarietà dell’Ordine ai medici aventi diritto

Data:
15 Febbraio 2006

IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI DI MESSINA, INTERVIENE NELLA VICENDA CHE VEDE NEGARE L’IMMISSIONE IN RUOLO PRESSO LE AZIENDE SANITARIE LOCALI, AI MEDICI ADDETTI ALLA MEDICINA DEI SERVIZI

Il Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina, Dott. Nunzio Romeo, è intervenuto in merito al recente pronunciamento del Commissario dello Stato, che ha ostacolato le legittime aspettative di immissione in ruolo, presso le Aziende Sanitarie Locali siciliane, dei Medici addetti alla Medicina dei Servizi, vanificando così un lungo percorso, che ha visto i predetti sanitari immeritevoli protagonisti di un vero e proprio Calvario.

Quanto sopra evidenziato, ha di fatto impedito ad un consistente numero di medici, di conseguire una loro legittima aspettativa professionale e di carriera, con conseguente grave danno agli stessi, sia in termini di decoro e di dignità professionale, che in termini economici.

L’Ordine dei Medici di Messina esprime piena solidarietà a questi Colleghi, i quali non hanno garanzie certe di un riconoscimento adeguato alla qualità e quantità di lavoro che svolgono quotidianamente, garantendo significative quote di prestazioni sanitarie all’interno del territorio della nostra provincia, incidendo di conseguenza sulla qualità dell’assistenza erogata alla popolazione.

Il regime contrattuale che ha legato in questi lunghi anni i sanitari in questione e che ancora li lega alle Aziende ASL – afferma Romeo -, è quello della convenzione. Secondo tale contratto, i loro compiti si sarebbero dovuti limitare al semplice supporto nei confronti della dirigenza medica.

Negli anni invece, continua il Presidente dell’Ordine, lo spirito di servizio che ha animato questi Colleghi ed il rispetto verso la loro professionalità, hanno spinto molti di loro (in una percentuale vicina al 100%) ad assumere impegni, ricoprire incarichi, acquisire responsabilità, che andavano ben oltre il semplice concetto di supporto di cui sopra, non ostacolati, ma anzi spesso sostenuti, dai responsabili dei servizi ASL.

Di fatto, le Aziende USL hanno fruito delle loro prestazioni specialistiche, utilizzato le loro professionalità e le loro specifiche competenze, “sfruttato” il loro ruolo e la loro immagine per coprire le carenze e le non poche falle esistenti nei vari servizi e nelle strutture territoriali.
A tutt’oggi, ai servizi di vaccinazione, di medicina del lavoro, di igiene pubblica, di medicina fiscale, che da anni vedono questi Colleghi unici protagonisti e supporto solo di loro stessi, si sono aggiunti altri settori di vitale importanza nel territorio (basti pensare ai servizi di assistenza domiciliare integrata). Naturalmente, tutto questo è avvenuto senza nulla modificare del loro rapporto convenzionale che li governa, né giuridicamente, né economicamente.

La situazione professionale di questi Colleghi, prosegue Romeo, è per loro insostenibile, per noi inaccettabile: a nulla è servito sostenere lo stress di un esame di concorso-giudizio di idoneità con un iter iniziato a marzo 2002, con 2 anni di attesa della pubblicazione della relativa graduatoria; l’umiliazione e le ripetute disillusioni, per una definitiva immissione in ruolo.

L’Ordine di Messina intende assumere iniziative di sostegno alle legittime rivendicazioni di questi Colleghi e pertanto dichiara di essere al loro fianco, perché le questioni che pongono riguardano il profilo della dignità e del decoro dell’esercizio professionale.

Ultimo aggiornamento

15 Febbraio 2006, 14:51