ECM – Novità per il recupero crediti e l’autoformazione

Data:
12 Novembre 2018

Sarà possibile spostare dal triennio in corso (2017-2019) tutti i crediti mancanti per il triennio precedente (2014-2016).

La Commissione nazionale per la formazione continua, nel corso della riunione del 27 settembre 2018, ha adottato una delibera finalizzata ad incentivare i professionisti sanitari nell’assolvimento del proprio percorso di aggiornamento continuo, puntando ad una maggiore semplificazione e chiarezza del sistema di regolamentazione dell’ECM.

Nello specifico, sono state approvate alcune modifiche che prevedono la possibilità per tutti i professionisti di poter recuperare i crediti relativi al triennio 2014-2016, nel caso non abbiano soddisfatto l’obbligo formativo individuale nello scorso triennio. È stato deliberato, inoltre, l’ampliamento della percentuale di crediti formativi acquisibili mediante autoformazione per il triennio 2017-2019 che passa dal 10 al 20%.

La prima decisione scaturita dalla Commissione nazionale permetterà, per chi lo riterrà opportuno, di spostare dal triennio in corso (2017-2019) tutti i crediti mancanti per il triennio precedente (2014-2016).

La seconda decisione riguarda l’autoformazione e permetterà di utilizzare questo strumento formativo fino al 20% del proprio obbligo formativo, mentre in precedenza era del 10%.
Questo raddoppio netto consentirà a ciascun professionista sanitario di destinare, considerando l’obbligo formativo in 150 crediti, almeno 30 crediti alla lettura di riviste scientifiche, libri o altri strumenti didattici, senza l’accreditamento del provider.

Per quest’ultima decisione, un importante aspetto che viene attribuito agli Ordini consiste nel fatto che, oltre a quelle previste dalla normativa vigente, la Commissione nazionale ha anche lasciato la possibilità di decidere a ciascun Ordine quali attività svolte possano essere considerate valide come autoformazione.
Questo è certamente un segnale importante soprattutto per la libera professione, che dedica gli spazi temporali alla formazione al di fuori del contesto operativo.

La Commissione nazionale infine specifica che questa “opportunità” ha carattere eccezionale e si è resa necessaria perché nel triennio precedente le nuove regole del sistema ECM non erano giunte al punto attuale di certezza e condivisione: poiché non era entrata in vigore la “Legge Lorenzin”, legge che ha voluto dare un inquadramento a tutte le professioni sanitarie (soggette al sistema ECM) completando di fatto il processo di riordino del settore Salute.

Nel link sottostante il testo integrale della delibera della CNFC con il dettaglio dei provvedimenti adottati.

Links & allegati

La delibera della Commissione nazionale per la formazione continua

Ultimo aggiornamento

12 Novembre 2018, 08:38